Le case e le città che si colorano di luci, di alberi addobbati e di sorrisi, quei profumi che sanno di ricordi e di felicità e il tempo trascorso in compagnia della propria famiglia e delle persone a cui vogliamo bene: il Natale è uno dei momenti più magici dell’anno.
In particolare, il pranzo di Natale rappresenta per tutti noi l’occasione per riunirsi a tavola, chiacchierare, sorridere e condividere insieme tanti piatti buonissimi che fanno da contorno a quell’atmosfera calda che solo il Natale sa regalarci.
Ciascuna regione d’Italia ha le proprie ricette di pasta da portare in tavola ogni Natale… e le Marche non sono da meno!
Ispirandosi alle ricette tramandate dalle proprie nonne, ogni famiglia marchigiana fa rivivere la tradizione preparando piatti di pasta dal sapore unico e inimitabile.
In questo articolo vedremo quali sono questi primi di pasta che non possono proprio mancare nei pranzi di Natale marchigiani.
Vincisgrassi
È il primo di pasta più diffuso nelle tavole marchigiane durante le festività natalizie: i vincisgrassi. Chiedete pure a ogni marchigiano se almeno una volta nella vita ha mangiato questo piatto a Natale e, senza alcun dubbio, vi risponderà di sì!
I vincisgrassi sono un primo piatto che si prepara con diversi strati di pasta all’uovo sottile (almeno sette se si vuole seguire la tradizione), conditi da un ragù profumatissimo e ricco di sapori. Per legare il tutto, viene aggiunta della besciamella che dà quel tocco cremoso e avvolgente alla ricetta.
La storia vuole che i vincisgrassi siano stati preparati per la prima volta in occasione del combattimento del generale austriaco Alfred von Windisch-Graetez contro Napoleone, tenutosi ad Ancona nel 1799. Tuttavia, diversi studiosi hanno ritrovato nelle ricette del cuoco maceratese Antonio Nebbia una preparazione piuttosto simile a quella che caratterizza la realizzazione dei vincisgrassi. Quale che sia la città natale, di sicuro i vincisgrassi sono, da sempre, i protagonisti dei pranzi natalizi dei marchigiani.
Spesso i vincisgrassi vengono confusi con le lasagne (qui nelle Marche è un vero e proprio sacrilegio!) e nonostante tra questi due piatti buonissimi ci siano molti punti in comune, ci sono differenze sia di provenienza geografica (Marche nel caso dei vincisgrassi ed Emilia-Romagna o Campania per le lasagne) sia di preparazione del piatto. Nei vincisgrassi, ad esempio, la besciamella è meno liquida rispetto a quella che si usa nelle lasagne e, sempre nel piatto marchigiano, è d’obbligo dare il giusto risalto alle spezie utilizzate, come noce moscata e chiodo di garofano.
Tagliatelle all’anatra
Per chi vuole fare un doppio salto nella tradizione rurale, le tagliatelle al sugo di anatra rimangono sempre un’ottima scelta. Le nostre nonne erano solite prepararle rigorosamente a mano già dal giorno prima, per poi cuocerle il 25 dicembre e far contenta tutta la famiglia.
La carne dell’anatra cotta a lungo nel sugo di pomodoro sprigiona un sapore molto rustico che abbinato alle tagliatelle dà vita a un piatto ricco, per questo in campagna si faceva solo nelle occasioni speciali, come, per l’appunto, il pranzo di Natale.
Chi cucina il piatto da anni sa che l’anatra deve essere cotta lentamente e insaporita nel modo corretto per renderla irresistibile. La carne viene cotta solamente con un soffritto di carote, sedano e cipolla in modo che il gusto sia esaltato e se ne possa apprezzare tutto il sapore.
Spaghettoni con sugo di pesce
Oltre che nel giorno della Vigilia, alcune famiglie marchigiane sono solite mangiare pesce anche durante il pranzo di Natale e tra i piatti più tradizionali e tipici della nostra regione ci sono sicuramente gli spaghettoni (provate anche i nostri spaghettoni quadrati!) con sugo di pesce. In questo modo si possono far contenti tutti coloro che non amano particolarmente la carne e offrire un piatto saporito e prelibato.
I tipi di pesce che possono essere inclusi nel sughetto sono diversi e ogni famiglia poi ha la sua ricetta: passiamo dai gamberetti ai calamari, dalle cozze alle vongole e così via. Per chi non può proprio fare a meno del pesce, questo piatto è un vero e proprio tesoro di gusto e sapore.
Paccheri con lo stoccafisso all’anconetana
Fra i piatti che i marchigiani preparano nel giorno di Natale troviamo anche i paccheri con lo stoccafisso all’anconetana. Nel capoluogo della regione, così come in altre città, questa ricetta non può assolutamente mancare a tavola.
Il principe del piatto è, naturalmente, lo stoccafisso. Si tratta di una varietà di merluzzo che, a differenza del baccalà (il quale è conservato sotto sale), viene essiccato.
Oltre che come secondo piatto, lo stoccafisso all’anconetana può essere anche utilizzato per preparare un sugo rosso strepitoso, perfetto per accompagnare la nostra pasta.
La tradizione vuole che siano i paccheri ad accogliere il sugo allo stoccafisso , ma anche formati come le fettuccine e le pappardelle sono ottimi per accompagnare questo pesce.
Questi quattro primi piatti rappresentano davvero la tradizione più vera e genuina delle festività natalizie qui nelle Marche e noi de La Pasta di Camerino abbiamo voluto in questo articolo farvi conoscere (o farvi rivivere) un pezzetto della nostra storia culinaria e gastronomica. Da sempre, ci impegniamo a mantenere vivi, con i nostri prodotti e una preparazione che si ispira ai metodi artigianali, i gesti e i sapori di una volta che fanno parte della tradizione marchigiana e a portare sulle vostre tavole una pasta, da quella all’uovo a quella di semola di grano duro, che profumi di felicità e di festa.