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Le preferite dagli italiani: la storia delle tagliatelle

Vederle fumanti sul piatto, condite con un abbondante sugo come piace a noi e pronte per essere mangiate: le tagliatelle sono uno dei formati di pasta a cui non si può proprio resistere. 
Le tagliatelle racchiudono una storia secolare e affondano le proprie radici in Emilia-Romagna, ma con il passare degli anni hanno assunto una fama nazionale fino ad essere conosciute in tutto il mondo.
Se vuoi sapere tutto, ma proprio tutto, sulle tagliatelle, questo è l’articolo che fa per te!

Leggende e testimonianze sulla loro nascita

Stabilire con estrema certezza a chi si deve la creazione delle tagliatelle e il luogo in cui per primo fecero la loro comparsa non è semplice. Con il susseguirsi degli anni, si sono alternate varie storie sulla loro origine e non tutte hanno un fondamento storico valido.

Molto probabilmente, il racconto più famoso sulla nascita delle tagliatelle si deve ad Augusto Majani, umorista e comico originario di un paesino vicino a Bologna, che nel 1931 scrisse una storiella per far sì che il capoluogo emiliano potesse accaparrarsi il titolo di culla delle tagliatelle
La leggenda vuole che alla fine del 13° secolo il signore di Bologna, Giovanni II di Bentivoglio, chiese al proprio cuoco personale Mastro Zefirano di preparare una ricetta originale per la donna di corte Lucrezia Borgia. Quest’ultima si trovava a Bologna di passaggio durante il suo viaggio per convolare a nozze con Alfonso D’Este, duca di Ferrara. Il cuoco, volendo celebrare la bellezza della signora appartenente alla famiglia Borgia, si ispirò ai suoi lunghi e raggianti capelli biondi e decise di tagliare a strisce la pasta che solitamente si usava per fare le lasagne, dando così forma alle tagliatelle così come le conosciamo oggi. Da ciò si può comprendere come il nome “tagliatelle” derivi proprio dall’azione di tagliare la sfoglia per ricavare questo formato di pasta.
Sulla veridicità di questa storia ci sono diversi dubbi, ma è da premiare la fantasia del comico Majani e la sua ferma volontà nel fare di Bologna la città natale delle tagliatelle.

Altra testimonianza, decisamente più attendibile, sull’origine delle tagliatelle è quella legata al gastronomo e scrittore Pellegrino Artusi, nato a Forlimpopoli. Nel suo celebre libro ‘’La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, che risale al 1891, l’Artusi delinea i tratti caratteristici delle tagliatelle, citando un detto bolognese che testimonia, ancora una volta, il ruolo della città nella nascita di questo tipo di pasta: “Conti corti e tagliatelle lunghe, dicono i Bolognesi”. Da quel momento in poi, le tagliatelle divennero sempre più conosciute e iniziarono a essere al centro di ricette realizzate in tutto il territorio italiano.

Il legame tra Bologna e le tagliatelle

Come abbiamo visto, per un verso o per l’altro, la storia delle tagliatelle è indissolubilmente legata alla città di Bologna. Per coloro che sono nati in questa città la tagliatella è una sorta di istituzione che va rispettata secondo quelli che sono i dettami della tradizione.

A riprova del “culto” della tagliatella, così radicato nel territorio bolognese, segnaliamo che nel 1972 la delegazione di Bologna dell’Accademia Italiana della Cucina depositò presso la Camera di Commercio della stessa città la “tagliatella perfetta” e le misure per definirla tale. Ci riferiamo proprio a un pezzettino di tagliatella, in uova e farina, larga circa 7 millimetri, ossia la 12.270esima parte dell’altezza della Torre degli Asinelli (vero e proprio simbolo della città) che da cotta assume una grandezza pari a 8 millimetri. Per quel che riguarda lo spessore, invece, non ci sono indicazioni precise anche se, generalmente, esso deve essere uguale a 6-8 decimi di millimetro.

Dunque, chiunque volesse cimentarsi nella realizzazione delle tagliatelle e vestire i panni di una sfoglina, cioè le signore dell’Emilia Romagna che si dedicano alla creazione della pasta fresca, dovrà seguire queste indicazioni se vuole dare forma a una tagliatella fatta ad arte.

La diffusione in tutta Italia e le ricette delle Feste

Ora che siamo prossimi alla Pasqua, perché non scegliere proprio tra queste ricette il primo da portare a tavola? D’altronde, il formato più amato dagli italiani è perfetto per le Feste e con un buon sugo della tradizione siamo sicuri che le tagliatelle assumeranno un sapore a cui sarà difficile resistere. 

L’impegno de La Pasta di Camerino nel creare tagliatelle di qualità

Consapevoli di quanto le tagliatelle siano apprezzate dagli italiani, noi de La Pasta di Camerino sappiamo bene come deve essere creata una tagliatella a regola d’arte e ci impegniamo nel fare di questo formato un ingrediente insostituibile per la realizzazione dei vostri primi preferiti. 

Vogliamo esaltare una pasta che fa parte della nostra tradizione, di quei ricordi che ciascuno di noi custodisce nella memoria con un metodo di lavorazione unico e ingredienti di altissima qualità, come il grano 100% italiano e le uova fresche di galline allevate a terra. Grazie alla loro sfoglia ruvida e porosa, ricavata dalla trafilatura al bronzo, le nostre tagliatelle sono adatte a trattenere quei sughi densi e corposi che stuzzicano l’appetito e ci fanno sentire a casa.

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Sulle colline dell’entroterra marchigiano la brezza del mare adriatico si mescola all’aria pura e alla terra genuina dei monti sibillini. È qui che nasce La Pasta di Camerino, ruvida e porosa come quella fatta in casa, realizzata con cura e nel rispetto dei migliori metodi artigianali.

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