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5 primi di pasta con cui rendere il Natale ancora più magico

Chi conosce La Pasta di Camerino sa bene quanto la famiglia e la tradizione siano importanti e che, da sempre, il Natale rappresenta un momento magico di convivialità in cui riscoprire la gioia dello stare insieme. Di seguito, vi proponiamo cinque primi di pasta con cui sorprendere la vostra famiglia e i vostri amici e, nel farlo, ci siamo lasciati ispirare proprio dalla nostra amata terra, le Marche, e dalla sua antica tradizione culinaria che, da secoli, continua a regalarci momenti indimenticabili di gusto.
Partiamo subito con il primo!

Cappelletti in brodo

Se pensiamo al Natale, non possiamo non immaginarci un bel piatto di cappelletti fumanti!

I cappelletti in brodo, infatti, sono uno dei piatti natalizi più rinomati della tradizione culinaria italiana, ancor di più delle Marche.

Spesso confusi con i tortellini bolognesi, i cappelletti si contraddistinguono grazie alla loro caratteristica forma a cappello.

Per noi marchigiani, la preparazione dei cappelletti è un vero e proprio rituale familiare: preparati in casa da nonne, mamme e zie l’8 dicembre, la tradizione marchigiana vuole infatti che i cappelletti siano poi cotti, rigorosamente in brodo di cappone, il giorno di Natale.

Portare nelle vostre case, anche a Natale, La Pasta di Camerino significa, per noi, farvi riscoprire il piacere e la gioia dei momenti condivisi in famiglia.

Il nostro procedimento di lavorazione che si ispira ai metodi artigianali ci consente di dar vita a una sfoglia ruvida e porosa, come fatta a mano: la ruvidezza della nostra pasta la rende in grado di sposarsi perfettamente con qualunque tipo di condimento, dai sughi più ricchi ai brodi di carne o pesce.

I nostri nuovi Cappelletti al prosciutto di Parma DOP sono dunque perfetti per essere immersi e cotti nel brodo e tener fede alla più antica delle tradizioni!

Vincisgrassi

L’altro primo piatto che la tradizione vede più comunemente in tavola il 25 dicembre sono proprio loro, i vincisgrassi. Dopo i cappelletti in brodo, infatti, i vincisgrassi sono il primo piatto più diffuso sulle tavole dei marchigiani durante le festività.

Sebbene la loro forma somigli a quella di una comune lasagna, i vincisgrassi non hanno nulla a che vedere con essa. Così come accade per le lasagne in Emilia, nelle Marche i vincisgrassi a Natale sono una vera e propria istituzione.
Vi chiederete, quindi, quali sono le differenze tra la lasagna e i nostri vincisgrassi, vediamo insieme quali sono!

La prima è legata al condimento: la variante più tradizionale dei vincisgrassi prevede un ragù rosso grossolano fatto con le interiora del pollo; per un ragù più saporito è possibile aggiungere alle frattaglie anche un trito di carne di manzo, vitello o maiale.

Se poi vogliamo essere proprio fedeli alla tradizione, gli strati dei vincisgrassi devono essere almeno sette!

L’ultima differenza riguarda, invece, il sapore: all’assaggio del piatto, si deve poter sentire la nota pungente delle spezie utilizzate per insaporire il ragù, come chiodi di garofano, pepe e noce moscata. Per una maggiore cremosità, inoltre, c’è chi aggiunge al piatto la besciamella che, però, è meno liquida rispetto a quella utilizzata per la preparazione della lasagna.

I più tradizionalisti sanno bene che per preparare dei perfetti vincisgrassi occorre scegliere con cura ogni ingrediente, a partire dalla sfoglia sottile: ecco, dunque, che la sfoglia delle nostre lasagne all’uovo trafilate al bronzo sono l’ingrediente magico perfetto, il tocco segreto, specie se si ha a disposizione poco tempo!

Paccheri con lo stoccafisso

Conosciuto per la tradizionale ricetta dello Stoccafisso all’anconetana, lo stoccafisso viene utilizzato anche nella preparazione di primi piatti.

Per i marchigiani amanti dei piatti a base di pesce, infatti, i paccheri allo stoccafisso sono un primo a cui non è possibile rinunciare, soprattutto a Natale!

Lo stoccafisso, per chi ancora non lo conoscesse, è una varietà di merluzzo norvegese (nello specifico, il merluzzo nordico bianco) che viene conservato, a differenza del baccalà, attraverso il naturale processo di essiccazione e, per questo, senza l’utilizzo di sale.

Preparare il sugo con cui condire la pasta è semplicissimo: vi basterà mettere in ammollo lo stoccafisso un paio di ore, tagliarlo a pezzetti per poi saltarlo in padella, a fiamma vivace, insaporendolo con olio, aglio, peperoncino e pomodorini. Occhio però a non dimenticare la pasta!

Per questo primo piatto, i Paccheri La Pasta di Camerino sono perfetti per accompagnare un principe del mare come lo stoccafisso. Sia con i paccheri lisci sia con i paccheri rigati, infatti, il successo è assicurato!

Tagliatelle all’anatra

Qualora voleste fare un triplo salto carpiato nella tradizione marchigiana legata al cibo, siate pur certi che con le tagliatelle al sugo d’anatra ci riuscirete di sicuro!

Chi come noi è cresciuto nelle Marche ricorderà l’immagine della nonna che prepara le tagliatelle, stendendole e tagliandole rigorosamente a mano; quel profumo intenso di ragù che abbracciava l’intera casa e che faceva assaporare tutta la felicità di un caldo Natale in famiglia.

Le tagliatelle all’anatra rappresentano uno dei piatti più rappresentativi, in cui la pasta esalta sapientemente il gusto intenso della carne d’anatra, portando alla luce gli antichi sapori di un tempo.

La ricetta tradizionale del ragù d’anatra prevede che la carne venga inizialmente rosolata in un soffritto di cipolla, sedano e carote, per poi essere cotta lentamente nella passata di pomodoro assieme ad alcune spezie, in particolare, alloro, pepe e bacche di ginepro, così da esaltare tutto il sapore unico e particolare della carne.

Anche in questo primo piatto, ovviamente, la pasta è la protagonista!

Per questo, vi consigliamo di provare le nostre tagliatelle all’uovo: realizzate secondo la nostra antica ricetta, le Tagliatelle La Pasta di Camerino saranno in grado di conquistare persino i palati più esigenti.

Linguine agli scampi

Se siete arrivati fin qui è perché siete ancora indecisi su quale primo di pasta proporre ai vostri ospiti il giorno di Natale o della Vigilia. Niente panico!

Una ricetta semplice (mai ma banale), come le linguine al sugo di scampi, può essere una valida soluzione!

Questo primo piatto, infatti, rappresenta un altro classico intramontabile della tradizione culinaria italiana, perfetto per festeggiare occasioni ed eventi speciali, e perché no, un giorno magico e tanto atteso come il Natale.

Fondamentale, per la buona riuscita del piatto, è la primissima qualità degli ingredienti utilizzati: gli scampi infatti devono essere freschissimi e non da meno deve essere la qualità della pasta.

Le nostre linguine trafilate al bronzo sono l’ingrediente perfetto: la ruvidezza data dalla lavorazione artigianale permette loro di accogliere tutto il sugo esaltando l’intenso sapore degli scampi.

Se volete delle linguine agli scampi cremose, il segreto è cuocere la pasta direttamente nel brodo di scampi: una volta preparati i crostacei, cuocere la pasta un poco alla volta con il brodo farà sì che l’amido fuoriesca creando così una cremina pazzesca e super avvolgente.

Con questo salto nella tradizione culinaria, non solo marchigiana ma anche italiana, speriamo di aver rievocato nella vostra mente momenti e ricordi che profumano di casa, di famiglia, di felicità.

Proprio per questo, noi de La Pasta di Camerino ci impegniamo, giorno dopo giorno, a far sì che, attraverso la nostra pasta, possiate rivivere e godere a tavola e in famiglia, anche e soprattutto il giorno di Natale, quei sapori unici che appartengono a dei tempi passati, riscoprendo tutto il fascino delle cose semplici e genuine.

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Sulle colline dell’entroterra marchigiano la brezza del mare adriatico si mescola all’aria pura e alla terra genuina dei monti sibillini. È qui che nasce La Pasta di Camerino, ruvida e porosa come quella fatta in casa, realizzata con cura e nel rispetto dei migliori metodi artigianali.

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